Tutte le foto vengono realizzate dal fotografo Daniele Burini. Per i suoi lavori potete visitare il sito www.DANIELEBURINI.com

mercoledì 18 gennaio 2012

Yes..I want!!!!



Passeggiando in centro, annusando l’aria frizzante di un tipico e soleggiato pomeriggio d’inverno, mi imbatto in una scena da film; lei in bianco appoggiata alla fontana e lui, in nero che la bacia amorosamente.

C’è forse qualcosa di più romantico e dolce? perfino una che odia le “sdolcinatezze” come me è rimasta a bocca aperta e senza parole...credetemi non è facile per niente...
Il classico bacio dopo la magica, per quanto breve, parolina...il SI, inteso come “Si lo voglio”. Uno di quei giorni che per nulla al mondo una ragazza non scorderebbe mai e uno di quelli che sogna da tutta la vita.
Tranne me ovviamente (non vi sembrava strano che anche questa volta non fossi in disaccordo?). In realtà anche a me piacerebbe moltissimo attraversare la navata con quel vestito e con gli occhi dei parenti, degli amici più cari e soprattutto del mio uomo addosso ma  non credo sia questo il giusto motivo per sposarsi, anzi, in effetti credo sia davvero una grande idiozia.
Non fraintendetemi vi prego, non voglio sminuire uno dei momenti più emozionanti e tradizionali della vita di una ragazza (e spesso anche del ragazzo, che se la fa sotto fino ad un momento prima) ma oggi questa magia fatta di risate e regali non ha il significato che dovrebbe avere e che comunque aveva al tempo dei miei nonni, o almeno non per tutti.
Qualche giorno fa proprio mia nonna mi raccontava l’emozione e la gioia di unirsi finalmente in matrimonio e poter creare la propria famiglia in maniera del tutto lecita senza dover continuare a fare sotterfugi per incontrare il suo amato, cioè mio nonno.
Una volta l’abito bianco significava purezza, oggi è il simbolo che se non altro sei andata a confessarti il giorno prima.
Mia nonna mi diceva che tutte quelle ridicole superstizioni c’erano anche ai suoi tempi ma che non era un dramma se non aveva qualcosa di blu, di prestato, di vecchio e nuovo...già era tanto se ci si poteva permettere qualche modifica all’abito che aveva indossato la madre al suo matrimonio di vent’anni prima.
La moda non esisteva per il giorno X, e sicuramente non per quelle donne che per vivere raccoglievano le verdure sull’orto o rammendavano vecchie giacche e pantaloni per gente decisamente più ricca di loro. La moda, com’è intesa oggi, non era una priorità eppure è proprio in quegli anni che iniziò il vero cambiamento.
I grandi stilisti e le loro boutiques nascevano proprio quando la moda era solo per pochi...in fin dei conti un pò come ora ma con una genuinità del tutto particolare.
Il vestito bianco era il simbolo di passaggio ad una nuova vita, quella fatta di figli e marito, cucina e radio. Oggi quel vestito tutte, almeno una volta, sentono l’esigenza di indossarlo, per sentirsi donne, per sentirsi amate, per avere il proprio giorno di gloria.
Personalmente non so se mi sposerò mai, forse farò una grande festa con hot-dog e patatine e perchè no...mi vestirò di bianco! 















1 commento:

  1. Condivido in pieno il tuo pensiero, trovo ridicolo che molte tengano più all'apparenza che alla sostanza di quel giorno, che è la persona con cui stai per unirti, e non certo fiori & Co...

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